Prova Alchemica

Uscito dalla classe, mi diressi immediatamente verso la Terra dell'Essenza, precisamente verso il Gran Labirinto. Camminavo a passo lento, immaginando come sarebbe potuta essere questa prova. Probabilmente avrei dovuto trovare l'uscita del Labirinto, o il centro, e ci sarebbero stati pericoli vari, come trappole o mostri. Comunque non ero per niente preoccupato all'idea di inoltrarmi nella vasta rete di cunicoli del Gran Labirinto. Arrivato lì, mi sedetti per terra aspettando l'insegnante.

-Ok ragazzi dividetevi in coppie e combattete. Se volete potete anche torturare l'avversario.- Disse il professore. Il giovane studente ricevette come avversario un ragazzino della sua età, ma in torno a lui si sentiva quel non so che di esperienza. Il giovane si chiamava Edward. -Il primo turno d'attacco va a Camazot.-

Non me lo feci ripetere due volte. Scattai verso l'avversario in scivolata provando a passargli accanto, con le mani a terra. Questa posizione serviva per modificare la consistenza del pavimento e renderlo un tappeto d'Acqua viscosa. Mi rialzai in piedi e, facendo un giro su me stesso, detti velocità alla scia d'Acqua che scorreva tra le mie mani. Mi fermai poi di scatto per lanciare il flusso d'Acqua contro Edward e mi preparai al suo contrattacco.

-Tsk. Guarda contro chi devo combattere.- Dissi. Il mio rivale. Subito si lanciò verso di me modificando la composizione del pavimento. Io saltai per poi cadere su di lui. Dopo di che cercò di colpirmi con un flusso d'acqua. Io schivai gettandomi a un lato.





Il povero camazot, anche se gli erano riusciti le prime due mosse non riusci a danneggiarlo. Ora il turno toccava a Edward




-Lo sapevo non vale la pena sprecare cosi tante energie.- Il turno d'attacco era mio, perfetto, potevo farle un po' di male. Decisi di fare le cose alla svelta, perciò scattai contro di lei e feci una finta al petto per poi tentare di colpirlo alla schiena e alla spalla con il pugnale.

Non riuscii a colpire il ragazzo, lui invece, saltando per evitare la trasformazione del pavimento in acqua, cadde su di me. Mi rialzai in fretta, non avevo riportato molti danni. Edward non aspettò molto tempo per tornare all'attacco. Fece come per darmi un colpo al petto, per poi andare a pugnalarmi alla schiena, ed io istantaneamente tentai di creare un vortice d'Acqua intorno a me, per difendermi dall'attacco.