Triple

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/9/2011, 21:51
Avatar

First Emperor

Group:
Presenza Oscura
Posts:
4,171
Location:
Delta: Hidden Forbidden Holy Ground

Status:


Comment Zone

Prologo

Anno D53, il mondo è ora unificato in 3 grandi repubbliche;Reombra, Renzia e Hoxy.
Il mondo è in pace, non ci sono guerre o discriminazione e nessuno critica il governo.
Eppure, tutto questo cambiò. Il 26 Aprile accadde una tragedia che cambiò il mondo; i tre capi di stato vennero trovati morti nella loro abitazione, senza tracce di sangue o ferite. Le prime supposizioni furono di attacco cardiaco o strozzamento, ma la situazione era diversa. Non appena questa notizia si seppe in giro, che il mondo era senza governo, si scatenò il caos.E quale occasione migliore del caos globale per prendere il controllo del mondo?
Tre potenti unità terroristiche,temute in tutto il mondo, che col governo precedente non avevano mai occasione di attaccare, si scontrarono tra loro portando morte di civili e devastazione ovunque.
Era guerra,e nessuno potette fare nulla, tranne assecondare le idee di un gruppo per poi essere fucilato a sangue da un altro.
La guerra continuò per un anno, finchè non insorse la Resistenza a tutto ciò, chiamato O.S.(Outer Soldiers,Soldati Esterni) capitanato da un uomo chiamato Vejo, si mobilitò per fermare questo scempio. Il Vejo era un uomo rigido, incentrato sui valori di onore e lealtà, che venivano tramandate di genitori in figlio per generazioni.Appariva come un uomo sulla cinquantina, con barba leggera e capelli lunghi.
Nel giro di mesi, sembrava incredibile, ma gli OS avevano messo a tacere le unità terroristiche, distruggendo i loro malvagi sogni di dominio. Il mondo acclamava il loro eroe, El Vejo e il suo gruppo, che ebbero in premio il governo del mondo. Per El Vejo era una grande occasione di tramandare i principi di lealtà e onore in tutto il mondo, ma la cosa non poteva durare...

Anno D55,la morte del Vejo sconvolse il mondo. E questo non era buono, infatti iniziarono a disperdersi i suoi sani princìpi negli OS, che iniziarono a governare in modo brutale.
A quanto pare la pace si era stancata di convivere sulla Terra, mentre il caos ne era molto attratto.
Il terrore della guerra era di nuovo addosso al Pianeta.
Anche se...

Durante l'insurrezione terroristica dei tre gruppi, il figlio del governatore di Renzia, unico figlio tra i tre governatori fu dato per disperso, e quindi, per morto.
Forse la speranza voleva dare una mano, facendo si che la Nuova Resistenza lo trovò ancora vivo. Era ora che il legittimo "erede al trono" avesse rivendicato il suo posto.
La speranza è l'ultima a morire...
 
» Web   Top
view post Posted on 1/10/2011, 10:06
Avatar

First Emperor

Group:
Presenza Oscura
Posts:
4,171
Location:
Delta: Hidden Forbidden Holy Ground

Status:


Capitolo 1 Briefing -Prima Parte-

C’era solo rumore di onde. La nave che si vedeva avanzare lentamente sull’oceano non produceva altri rumori. Si muoveva lenta tra le onde, una barca azzurro cielo, ma solo nella parte superiore; in fondo era di un azzurro più chiaro.
*BIP BIP BIP* si sentì improvvisamente. “Siamo quasi a destinazione, armatevi e preparatevi Frecce” disse un uomo dalla voce grossa, che parlava attraverso un microfono.
All’interno della nave, in una stanza, sedevano cinque persone vestite quasi uguali, con la differenza che solo alcune di loro portavano un elmetto. I loro vestiti consistevano in tute corazzate grigie, con protezioni sugli stinchi e sul corpo. Quelli con l’elmetto avevano anche qualcos’altro di diverso; la loro tuta era più leggera. Sul corpo ognuno di loro possedeva un distintivo uguale, ma uno di loro lo possedeva invece più grande e dorato. Sembrava indicassero una sorta di livello, e l’uomo appena citato doveva esser e per forza il capo.
C’era silenzio in quella stanza, che però fu interrotto dal brusco fermarsi della nave. “Ci siamo finalmente…” disse entusiasta un uomo con la tuta leggera e l’elmetto, che lasciava intravedere i suoi capelli lunghi. “Non esserne così entusiasta, infiltrarsi senza farsi vedere non è per nulla facile” rispose, stavolta, una ragazza abbastanza giovane, sistemando i suoi lunghi capelli neri dietro la tuta. Tanya ha ragione, dovresti fare meno lo sbruffone Jack…” disse un uomo muscoloso la cui voce grossa era coperta dall’elmetto. Alcuni loro parlavano, mentre l’unico che stava in silenzio era un ragazzo dai capelli argentati corti, che sembrava essere il capo visto il distintivo diverso da tutti. “Qualcosa non va Hope?” chiese Tanya curiosa.”…Niente di che, stavo solo pensando…” disse con freddezza il ragazzo alzandosi e aprendo una cassa sopra di loro.
La cassa conteneva armi, tra fucili, pistole e addirittura spade. Hope iniziò a prenderle e a lanciarle ai suoi compagni, dando le spade solo a quelli con l’elmetto. Era chiaro ora perché alcuni fossero vestiti diversamente. Le spade erano corte e sottili, per essere usate con velocità, mentre le varie armi da fuoco furono divise tra tutti; ognuno portava una pistola, un fucile d’assalto, coltello e alcune granate di vario tipo alla cintura, mentre gli spadaccini portavano solo le spade con loro, insieme a granate fumogene. Byson, per stavolta, tu prendi lo 0HF” disse Hope mentre frugava nella cassa in cerca della suddetta arma. Byson era muscoloso, con capelli corti e castani e gli occhi di un color verde di cui andava fiero. Tanya ecco a te il fucile e…dov’è Celium?” chiese il comandante argenteo guardandosi intorno in cerca del suo commilitone.
“ È andato poco fa sul ponte, passandoti davanti, sul serio non sai dov’è?” scherzò Jack. “No, proprio non l’ho visto.” Si giustificò il capitano mentre s’incamminò con il gruppo sul ponte in cerca di Celium.
“Hope è proprio strano oggi…” bisbigliò il biondo Jack “Avrà una giornata storta…” rispose Byson mentre Hope fece finta di non sentire.
Finalmente trovarono Celium, rilassato a bere del Tè sul ponte. “Notate tutti il suo spirito militare” lo schernì Jack mentre Celium sorseggiava disinvolto la sua bevanda. A un tratto però si voltò e rispose “Simpatico come sempre Jack, mi mancherà il tuo spirito” “Che vuoi dire?” chiese il biondo abbastanza arrabbiato. “Intendo che se continuerai così, sarai solo carne morta, magari saporita, ma morta”.
La discussione proseguì così, finché il pilota della nave non gli disse di muoversi. Celium prese la sua lama e si unì al resto del gruppo.
I soldati scesero dalla nave, e si trovarono sulla spiaggia di un’isola, chiamata Isola di Arketa. Da fuori pareva un lussureggiante paradiso, ma al centro s’intravede, nascosta tra gli alberi una grossa base. “La vedete quella?” chiese un uomo apparso dal nulla. M-Maggiore! Che ci fa lei qui?” chiese Hope stupito. “È vero, avrei dovuto darvi gli ordini per telefono, ma è meglio così, fidatevi di me. Bando alle ciance, cercherò di essere breve. Una delle nostre squadre ci ha confermato la presenza di documenti che potrebbero indicare il prossimo bersaglio degli O.S., se conoscessimo prima le loro mosse potremmo piazzare le truppe d’assalto a difesa del luogo. Dovete infiltrarvi lì dentro e recuperarli, cercando di soccorrere gli Oxy.”. “Vuol dire che…” chiese Tanya sconvolta “Sì, abbiamo perso le comunicazioni con loro. La vostra è anche una missione di salvataggio. Usate questi” disse lanciando silenziatori ai membri armati di fucile. “Montatelo sulle vostre pistole 060.Allora, ci sono domande?” il gruppo non rispose, il piano era chiaro. “Bene Frecce, muoversi!”
Il gruppo finì di montare il silenziatore e iniziò ad addentrarsi nella foresta che circondava la base. Alcune piante erano alte e spinose, ma Celium si occupava di tagliarle.
Arrivati davanti alla base, le Frecce si nascosero tra i cespugli. Hope controllò velocemente; l’ingresso era sorvegliato da due guardie. “E ora? Non vedo altre entrate da qui” disse Byson, lasciando Hope con un aspetto pensieroso. “Che si fa ora, Grande Capo?” disse Jack scherzosamente, ignorato dal ragazzo argenteo. “Se li attaccassimo uno per volta, il soldato potrebbe dare l’allarme, dobbiamo farli fuori contemporaneamente.” Chiarì Hope estraendo la pistola dal fodero. “allora, chi vuole provare?”
Tanya si fece avanti, estraendo la pistola e puntandola alla testa della guardia a sinistra. Il ragazzo la puntò invece a destra e rimasero così per un po’, aspettando un presunto momento giusto. “Allora…” chiese Tanya a Hope che sembrava ancora pensieroso. “Uhm. Si giusto!” Il ragazzo diede il segnale, e i colpi partirono contemporaneamente, trafiggendo la testa delle due guardie, che si accasciarono al suolo, sporcando di sangue il muro della base. “Perfetto, vediamo se hanno la chiave per entrare” consigliò Byson. La squadra si avvicinò ai cadaveri delle guardie, cercando nelle tasche. “Ecco qua, inseriamo la chiave magnetica ed entriamo” disse Celium mentre prendeva la scheda e la inserì nel lettore, spalancando il portone. Il gruppo si mosse per entrare. L’interno era abbastanza pattugliato, i soldati portavano fucili e camminavano tenendoli sul torace, con le mani pronte a premere il grilletto. “Vado avanti io…” disse silenziosamente Celium tenendo la sua lama puntata in avanti. Si avvicinò furtivamente ad un soldato, menando un fendente sul collo, per poi infilzare il cuore e finire con un calcio. Il cadavere era ridotto malissimo, e Celium pulì con le mani la lama sporca di sangue. Il tipo silenzioso era letale e brutale…
 
» Web   Top
1 replies since 16/9/2011, 21:51   12 views
  Share