Acqua divina

La giovane varcò il portone che le si era parato davanti, lo spettacolo che le sue iridi poterono ammirare era qualcosa di veramente stupefacente, un fiume largo qualche braccia scorreva all'interno dell'edificio e si sentiva quell'odore dell'Acqua così intenso e particolare, il fruscio che diventava musica suonata da un'arpa melodiosa. No, non era un sogno, pura realtà. Tuttavia quando una voce parlò fu come destarsi. La ragazza si strofinò gli occhi e notò una figura maschile proprio dinanzi a lei, indossava un Kimono di un colore blu scuro, l'aspetto era giovane, non doveva avere più di trent'anni al massimo, gli occhi di un blu brillante e particolarmente acceso, i capelli di un castano che tendeva al biondo. Stringeva in mano uno strumento che poco differiva da un'arpa, ma allo stesso tempo non le assomigliava per nulla. Che incantesimo! «Benvenuta ragazza. Questo è il luogo ove tutto cambierà. Da oggi diverrai una Dominatrice dell'Acqua. E' stato il destino a portarti qui, perciò -non dimenticare mai ciò che sto per dirti- il tuo destino è fortemente ed indissolubilmente legato all'Acqua. L'Acqua è l'elemento che scorre, fa fluire le emozioni che scorrono, come l'Acqua. Essa rende la vita un circolo, ma capirai, fidati.» Tese le labbra per mostrare un sorriso meraviglioso, quasi angelico. «Quando uscirai da qui percorri il sentiero della tua vita scegliendo una delle Accademie, ma ricorda, non potrai più tornare indietro.»