L'Oscuro durante la Pratica Oscura

Ruby si ritrovava all'entrata del Gran Labirinto con i suoi compagni e con il suo Maestro e presto lì avrebbero dovuto allenarsi o qualcosa del genere. Il ragazzo non sapeva esattamente ciò che avrebbero dovuto fare ma sapeva solo che sarebbe stato qualcosa di pratico ma non sapeva in che modo. Si sarebbero allenati individualmente? Avrebbero combattuto senza recare danni ai loro compagni? Avrebbero applicato le tecniche di assassinio fino alla parte prima dell'omicidio? Avrebbero ucciso per davvero? Che cosa avrebbero fatto? Ruby era impaziente, sperava tanto che avrebbe dovuto uccidere qualcuno. Uccidere. Oh sì quanto gli piaceva quel verbo e anche tutto ciò che riguarda esso. E' un nome talmente eccitante per lui ma è ancora più eccitante uccidere qualcuno e sentire..Oh no! Non poteva pensarci, se ci pensava era ancora peggio. Non poteva pensare a quelle soavi e limpide urla di dolore che fuoriuscivano dalle labbra delle vittime mentre ricevevano tagli profondi provati da un coltello che poco a poco si sporcava e veniva avvicinato alle sue labbra per sentire l'odore di quel sangue così vivo e fresco per poi provocare un altro taglio. Accipicchia era già troppo tardi, i suoi pensieri si erano già focalizzati su una scena di una tortura, sentiva delle gocce di sudore sul suo petto, sentiva le sue mani e le sue gambe tremare al ricordo delle urla e sussultò appena al ricordò del petto aperto a metà e degli organi interni che poco a poco venivano espulsi dal corpo e messi in contenitori. Vedere il fondo del corpo umano dall'interno senza più nessun organo che impedisca la visualizzazione completa. Sentiva il suo cuore battere più velocemente alla visualizzazione di un'intera scena, delle goccioline di sudore si formavano sulla sua fronte ma sfortunatamente fu riportato alla realtà a causa di due ragazzi che passarono dinanzi a lui e si dissero bisbigliando:
"Quel ragazzo non ce la farà mai! L'hai visto sussultare? Ha paura prima ancora di cominciare. Che perdente!"
Una voglia incredibile di uccidere prese il controllo di Ruby che cominciò ad avvicinarsi a quei due ragazzi per ucciderli ma prima di farlo avrebbe tanto voluto torturarli. Ad un certo punto sentì il maestro schiarirsi la voce per poter cominciare a parlare. A causa di questo non poté continuare, non avrebbe potuto ucciderli durante la spiegazione di ciò che avrebbero fatto ma sperava tanto che avrebbe detto che si sarebbero divisi in gruppi di tre e che si sarebbero dovuti uccidere a vicenda e che colui che sopravviveva era uno degli allievi più promettenti insieme agli altri che ce l'avevano fatta ma immaginando ciò, Ruby cominciò a fantastica che dopo ciò i sopravvissuti avrebbero dovuto uccidersi a vicenda e l'ultimo che restava in piedi sarebbe stato l'allievo prediletto. Solo a poter immaginare tutto ciò gli occhi di Ruby si accesero e il loro colore rosso diventava quasi il colore delle fiamme e non più di un rosso come il rubino. Se fosse stato un sogno ciò che aveva appena immaginato, sapeva già che si sarebbe svegliato con qualche gocciolina di saliva scendergli dal mento per l'eccitazione. La sua voglia di uccidere andava ad aumentare con la crescita piuttosto che diminuire.

Ciò che avrebbero dovuto fare era molto simile a ciò che pensava Ruby ma non interamente identico, non avrebbero fatto una specie di torneo dove avrebbe potuto uccidere tutti e non avrebbe dovuto combattere contro tutti e due quei due studenti ma per fortuna combatteva contro uno dei due. Ciò era sicuramente una cosa molto positiva per lui in questo modo avrebbe potuto far vedere a quei due chi aveva paura e chi voleva scappare. Di sicuro lui non sarebbe mai scappato in un combattimento, avrebbe sempre fatto fuori tutte le sue vittime senza esclusioni di colpi. Finalmente avrebbe ucciso qualcuno senza che qualcuno avrebbe potuto dire niente. Ad un certo punto venne un dubbio a Ruby, avrebbero solo combattuto o avrebbero anche potuto uccidere il loro nemico? Accipicchia ma perché il maestro non aveva specificato se potevano uccidere il loro avversario una volta sconfitto. Tutto ciò era davvero ingiusto, se avesse solo dovuto sconfiggerlo senza poterlo uccidere si sarebbe sentito davvero male. Non poteva lasciare in vita quel povero perdente, nessuno poteva schernirlo e chiunque osava farlo finiva col morire. I due si misero in posizione di combattimento e si osservavano e si studiavano ed entrambi cominciarono a camminare lateralmente per poter scrutare ancora di più il nemico e vedere se aveva qualche punto debole in qualche parte del corpo notabile mentre camminava. Ruby conosceva tanti di quei modi con cui poterlo uccidere con un solo colpo ma non sapeva se poterli utilizzare oppure no e di certo non avrebbe chiesto il permesso di uccidere oppure no. Dato che dovevano fare pratica, lo avrebbe ucciso quando lo avrebbe messo K.O. anche se avessero cercato di fermarlo. Un perdente non potrebbe mai andare avanti nella vita, sarebbe solo una perdita di tempo continuare ad insegnare ad un perdente le tecniche di un vincente. Strinse le mani a pugno pronto per colpirlo ma quando si avvicinò per colpire si ritirò indietro per aspettare ancora un po'. Se per caso lo avesse fatto sanguinare con quel pugno sarebbe stato davvero difficile per lui resistere dal saltargli addosso e farlo fuori. Riuscì a sentire altri commenti offensivi riferiti a lui dal compagno del suo avversario e s'irritò ancora di più. Certo che non volevano far migliorare le cose, se fosse stato calmo colpirebbe il suo avversario nel modo migliore per non ucciderlo ma solo per stordirlo. Invece si ritrovava a dovere sentire quei commenti che lo irritavano così tanto e gli veniva la voglia di fare fuori tutti quanti quasi come se fosse un'esecuzione piuttosto che un piacere. Tornò ad osservare il suo nemico e cercò di eliminare tutti i rumori attorno a lui che non provenivano da lui o dal suo nemico. Si diresse verso l'avversario e stringendo il pugno destro lo avvicinò al suo avversario senza colpirlo per poi sferrare un colpo sinistro e poi un colpo destro per poi concludere con un colpo a mano aperta verso il petto.

I suoi colpi erano andati a vuoto e quasi non ci credeva, non poteva essere vero ciò. Come aveva evitato i suoi colpi? Era praticamente qualcosa di incredibile, solo chi aveva talento poteva avere una tale fluidità nei movimenti per evitare i suoi colpi. Avrebbe dovuto giocare più duro di prima e da quel momento avrebbe smesso di giocare a fare la box ma avrebbe cominciato a fare sul serio. Era rimasto davvero impressionato dal suo avversario ma solo perché non l'aveva colpito non significava che lo potesse battere, poteva essere fortunato quanto talentuoso. Ed ecco che Tren subito salta all'attacco e sferra un colpo al petto ma subito il quindicenne notò la finta dalla lentezza del colpo verso la fine, aveva decelerato per non rischiare di cadere a causa della forza e subito aver fatto la sua finta cominciò ad utilizzare il suo coltello e il ragazzo dagli occhi rossi si mosse rapidamente ai lati per poter evitare i due colpi effettuati rapidamente e successivamente da Tren.