Ho finito...?

Il giovane entrò senza nemmeno aspettare risposta. All'interno della sala si trovava un mucchio di gente che chiacchierava silenziosamente, con sussurri quasi impercettibili, ma presto zittirono. La cerimonia stava per iniziare. Sul fondo della sala, su di uno scranno, era seduto un uomo molto giovane che non superava la trentina d'anni, egli doveva essere il Supremo Samurai chiamato anche semplicemente Supremo. Era lui che dirigeva le cerimonie d'iniziazione. Aveva un fisico scolpito che era ben visibile dalla gloriosa armatura che indossava. I capelli erano legati alla nuca da un codino e al fianco il fodero della Katana era vuoto. Gli occhi erano di un potente color miele. «Avvicinati.» La sua voce era forte e tonante, nessuno ormai parlava.

Il ragazzino si avvicinò, inginocchiandosi. «Qual è il tuo nome? Da dove provieni?» Chiese. Tutti gli occhi fissi sul giovane.

«Bene Lux. Giuri di onorare per sempre la tua Terra? Di non eccedere con l'Oscurità nè con la Luce per il bene dei Neutrali e di preservare la tua anima pura ad ogni costo?» Chiese, il tono austero.

Accanto allo scranno, per terra, si trovava una Katana dalla lama poco affilata ma brillante al contatto con la luce, l'elsa era finemente lavorata ed anch'essa assumeva un aspetto austero agli occhi del neo-samurai. Il Supremo la raccolse e impresse un sigillo nel braccio di Lux. «Hai siglato il patto con il tuo sangue.» La lama ancora impregnata del liquido rossastro. «Da adesso e per sempre sarai un Samurai, che il tuo arrivo sia portatore di speranza e non dimenticare mai ciò che sei.» A queste parole la folla iniziò ad applaudire e tutti si lasciarono andare ai festeggiamenti.