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| Non appena Luca entrò nella sala il silenzio calò come una cappa, incombente. Il giovane sporse la faccia per vedere chi sedeva sul grosso scranno alla fine di quella sala rettangolare allungata. Era un uomo di mezza età che aveva conservato ancora parte della sua bellezza e i capelli biondicci iniziavano a ricadere sul grigio, mentre gli occhi rimanevano di un azzurro vivido sempre più brillante. Indossava una meravigliosa armatura argentea con la lunga spada nel fodero, legata alla cintola. Era ancora seduto, ammantato da quello splendore ed in parte ammaliante, come volesse attrarre a sè gli ignari studenti. Un giorno doveva essere stato un ottimo combattente nonchè generale, ecco perchè adesso tutti coloro che si rivolgevano a lui non gli davano del tu e lo chiamavano Supremo Guerriero o anche semplicemente Supremo. «Vieni avanti, tu, colui che oggi avrà l'onore di essere iniziato.» La sua voce era suadente e non coincideva con l'apparente età che dimostrava. La folal che attorniava il ragazzo lo lasciò libero senza più stringerlo in quella morsa ed in quel momento era solo. Lo spazio tra lui e lo scranno sembrava infinito, ma bisognava percorrerlo con onore, quell'oggi sarebbe stato un grande giorno.
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