Allenamento del Sicario.

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view post Posted on 9/8/2011, 22:55


¬Diablo

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Arrivammo al campo, faceva freddo come all'accademia e come nel luogo in cui mi iscrissi.
Freschetto, eh?
I compagni risero con la mia battuta sarcastica, ma il professore li zittii, sembrava arrabbiato, era un Sicario scaltro, ma con un po' di allenamento sarei riuscito a batterlo. Presi la mia Lista del Sangue, una lista in cui metto sempre le persone da uccidere o meno. Lo misi nei forse, non si sa mai.
Toccai i miei coltelli, erano freddi, l'aria e il freddo li avevano raffreddati, se lo avessi messo in bocca a me o a qualcun'altro gli avrebbe provocato diversi tagli, poiché sarebbe stato difficile staccarlo.

"Ricordarsi di questa idea..potrebbe rilevarsi..divertente."
Il professore cominciò la lezione, tornando tranquillo, gli altri ragazzi erano per la maggior parte inesperti, ed alcuni mi fissavano male.
 
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view post Posted on 10/8/2011, 19:46
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Ice.

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«Questo è il posto perfetto per un po' di pratica! Tenete bene a mente ciò che vi ho insegnato in Accademia ... Adesso sceglierò due persone ... Raxul! Il nostro giovane Sicario, vuoi mostrarci cosa sai fare? Il tuo avversario sarà Tom.» Era un ragazzino con dei capelli castani piuttosto corti e degli occhi del medesimo colore, sembrava parecchio inesperto e quasi costretto ad entrare a far parte di questa "setta". La fronte imperlata di sudore nonostante facesse molto freddo, prese il pugnale e lo stringeva con entrambe le mani fissando il volto del suo nemico più freddo del ghiaccio, il dolore gli attanagliò le viscere quasi immediatamente, si vedeva chiaramente, fin troppo. Stupido quell'insegnante, che Sicario, nonostante fosse in Accademia voleva testare le capacità di Raxul e vedere la morte sicura di un povero ragazzetto ingenuo. Follia o solo voglia incredibile di sangue? In fin dei conti ... Raxul e quel maestro si somigliavano, forse fin troppo. Un sorriso omicida gli si dipinse sulle labbra che pochi istanti, poi riprese a parlare. «Potrete utilizzare le armi che possedete già, nulla è vietato, buona fortuna ad entrambi.»


 
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view post Posted on 12/8/2011, 13:14


¬Diablo

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Vita: 750/750
Mana: 125/125
Azioni:
-Scatto per avvicinarsi
-Pugnalata nell'arto inferiore
-Presa di sottomissione al collo

Scattai verso il mio avversario, con un balzo lo presi e gli pugnalai una gamba, gli scappò un grido di dolore, poi lo presi per il collo e gli feci una presa di sottomissione, volevo farlo cedere in fretta tramite il soffocamento, ma il ragazzino resisteva miracolosamente, cercai di stringere più forte..più forte ancora, sempre più forte, sembrava finalmente dare segni di cedimento..Non ero sicuro di aver vinto, ero pronto per un suo contrattacco.

Edited by Raxul - 12/8/2011, 16:41
 
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view post Posted on 12/8/2011, 15:17
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Ice.

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Link Scheda prima della vita e dopo il Mana le Azioni, anche se sono base si devono inserire.

 
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view post Posted on 12/8/2011, 16:04
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Ice.

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CITAZIONE
Lo scatto non viene considerato come un'azione in quanto è solo un movimento, hai a disposizione un'altra azione d'attacco, vuoi usarla?

 
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view post Posted on 12/8/2011, 16:55


¬Diablo

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view post Posted on 12/8/2011, 19:51
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Ice.

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Tom.
Narrato
«Parlato»


Inoltre non dire cosa fa l'avversario tipo grido di dolore o che non cedeva ecc. Sarebbe autoconclusivo.


Tremavo convulsamente, i miei genitori mi avevano spinto in questa scuola senza pensare perchè potessi seguire il cammino di tutta una vita, però non ce la facevo. Le braccia penzolavano e fissarono per un po' l'avversario senza sapere esattamente cosa fare, solo dopo mi accorsi che non ero in posizione di battaglia, dunque afferrai il pugnale estraendolo dalla cintola con fare deciso, tentando di sembrare almeno minimamente coraggioso. Lo posizionai dinanzi a me come per difendermi da eventuali attacchi, il maestro era stato crudele, tutti lo pensavano: non potevo farcela. Raxul era già un assassino rinomato ed io cos'ero? Un ragazzino partorito dalla nobiltà con capacità minime se non totalmente sotto zero. Scossi la testa, non dovevo pensare questo, se no ero davvero spacciato. Come ad intercettare il filo dei miei pensieri vidi quel giovane scattare con una velocità impressionante, mi colse alla sprovvista, dannazione. Sentii che stava per colpirmi ad una gamba, no, non dovevo cedere. Cercai di intercettare il suo attacco con il mio pugnale, non potevo perdere così minimamente, non dopo aver combattuto, d'altra parte erano solo quattro turni ... Potevo resistere!
Stupido, stupido, stupido! Ancora una volta mi ero distratto pensando al nulla e non l'avevo visto arrivare, stava per effettuare una presa di sottomissione al collo, cercai di scartare di lato sperando di riuscire ad evitare il suo colpo dannatamente preciso in tempo. Ero un codardo e tutti nella scuola lo sapevano ma dovevo riuscire almeno a difendermi, quando sarebbe toccato a me attaccare ... Non potevo pensarci, detestavo la vista del sangue.



Vita: 500/500
Mana: 100/100
Azioni:
Parata
-Parata
-Schivata


Moderatrice.


Tom è un ragazzino codardo e pauroso, senza forze, troppo per poter essere un Sicario. Troppo per appartenere ad una famiglia di Sicari tanto prestigiosi. Perciò Raxul lo prende alla sprovvista ed effettua un colpo alla gamba con il suo pugnale, Tom tenta di effettuare una parata ma invano lasciandosi sfuggire un lamento quando la lama penetra nella sua gamba, la ferita non è profonda e non sanguina nemmeno, tuttavia lui non è abituato al dolore. Raxul tenta una presa di sottomissione ma senza risultato, Tom cerca di scartare di lato ma anche il suo attacco fallisce miseramente.



Risultati


Raxul D50 Pugnalata- 40[Riesce]
Raxul D50 Sottomissione - 14[Fallisce]



TomD50 Parata- 8-2=6 [Fallisce]
TomD50 Schivata- 15-2=13 [Fallisce]



Danni:

Raxul: 0= 0
Tom: 135-20=115


Note:

///




Tom.
Narrato
«Parlato»


Il suo scatto fu veloce e mi trafisse una gamba. Caddi in ginocchio e mi piegai in due per il dolore, un piccolo lamento trapelò dalle mie labbra serrate e chiusi gli occhi con forza. Non dovevo demordere, dovevo farcela, per la mia famiglia. Digrignai i denti e cercai forza nell'altra gamba, mi rialzai e barcollai per pochi secondi cercando l'equilibrio necessario. Mi osservai la ferita, poco profonda ma mi faceva male da morire, sopportavo poco la vista del sangue e soprattutto il dolore. Nel volto del mio nemico vedevo un sorriso sprezzante e beffardo, si stava prendendo gioco di me e voleva uccidermi. No, non gliel'avrei permesso. La rabbia prese possessso di me e iniziai a respirare sempre più freneticamente mentre il mio cuore accellerava i battiti. «Non vincerai!» Gridai al vento perchè almeno egli non potesse ridere. Nemmeno alle mie orecchie suonava una minaccia, tanto ero divenuto patetico. Gli altri mi lanciavano occhiate di scherno. Riaprii gli occhi con forza osservando quanto mi circondava ed impugnai la mia arma con entrambe le mani, stringendo convulsamente. Partii all'attacco frontalmente con grande determinazione, tentai di colpirlo al petto affondando sempre più la lama nella sua carne, per trapassarlo da parte a parte, lo odiavo, più di tutti gli altri. Odiavo lui ed il suo modo di fare, lui e quella stupida sicurezza e poi ... Lui, lui e solo lui. Lui perchè la mia famiglia avrebbe desiderato un figlio come lui e non un imbranato come me, lui perchè mi derideva, lui perchè odiava chiunque lo circondava e non aveva paura ad uccidere, lui per quel sorriso sprezzante, lui e basta. Affondai il coltello ancora una volta ed un'altra, poi mi fermando continuando a stringerlo con entrambe le mani.



Vita: 385/500
Mana: 100/100
Azioni:
-Affondo al petto
-Affondo al petto
-Affondo al petto
 
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view post Posted on 12/8/2011, 23:30


¬Diablo

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Vita: 750/750
Mana: 125/125
Azioni:
-Parata
-Parata
-Schivata

Misi i pugnali a croce davanti a me, cercando di parare le pugnalate, ne scagliò molte, ed erano impregnate di odio, paura, disprezzo e molti altri sentimenti, una piccola pausa e continuò, le mie lame erano forti, ma non invincibili, la sua era di buona fabbricatura, superiore alle mie, l'ultima pugnalata decisi di volerla deviare, si scatenò una scintilla e chiusi gli occhi per evitarne il contatto. Presi fiato e dissi:
Hai tirato fuori il coraggio, Tom?
Non feci in tempo a finire la frase che mi prese per il collo, nel tentativo di soffocarmi, ma dov'era finito il suo pugnale? Probabilmente scaraventato via, cosa che un Sicario non deve MAI fare. Cercai di liberarmi da quella presa facendo una capriola all'indietro.
"Solo quando tira fuori la rabbia fa vedere il suo lato da freddo Assassino.."
Pensai. I suoi occhi erano marroni, ma ci scorgevo la fiamma della sua rabbia..del suo odio..della sua invidia.
Tutto qui quello che sai fare? Fatti sotto, mi hai fatto il solletico.
Si arrabbiò ancora di più, potevo scorgere l'oscurità nei suoi occhi..io non so come, ma riuscivo a nutrirmi di quella oscurità..fruttata dall'invidia e dalla rabbia..dalla tristezza e dalla paura..
Nutrimi, nutrimi con la tua oscurità che ignori, O mio burattino!
 
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view post Posted on 13/8/2011, 20:45
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Ice.

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Ricorda che il Link Scheda va messo in tutte le ruolate di combattimento.

Raxul teneva le labbra tese in un sorriso spietato, atroce, freddo e da sicario. Vedeva l'oscurità negli occhi del suo avversario, vedeva come reagiva egli quando si arrabbiava ed in qualche modo si nutriva di tutte le emozioni negative, del suo odio, del disprezzo e molto altro ... Rideva, rideva in modo agghiacciante. I quattro turni erano passati, il maestro decise di interrompere l'incontro, con un sorriso sghembo, metà tra il soddisfatto ed il deluso, avrebbe voluto vedere più spargimento di sangue. «Ora basta.» Ma no, Tom non era affatto contento, avanzò a grandi falcate contro il suo avversario, con lo sguardo infuocato e pieno d'ira, pronto a colpire ancora e ancora, l'insegnante finì in un secondo alle sue spalle e gli sbarrò la strada con il coltello, un rivolo di sangue fuoriuscì dal taglio nel collo, proprio sulla giugulare. «Basta.» Tuonò. «Raxul sei promosso, vai al Palazzo dell'Iniziazione.» Un nuovo sorriso si levò dalle labbra del giovane. «Dannato ragazzino.» Sospirò il maestro.



Palazzo dell'Iniziazione, palazzo scuro e tetro.
 
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