Inoltre non dire cosa fa l'avversario tipo grido di dolore o che non cedeva ecc. Sarebbe autoconclusivo.
Tremavo convulsamente, i miei genitori mi avevano spinto in questa scuola senza pensare perchè potessi seguire il cammino di tutta una vita, però non ce la facevo. Le braccia penzolavano e fissarono per un po' l'avversario senza sapere esattamente cosa fare, solo dopo mi accorsi che non ero in posizione di battaglia, dunque afferrai il pugnale estraendolo dalla cintola con fare deciso, tentando di sembrare almeno minimamente coraggioso. Lo posizionai dinanzi a me come per difendermi da eventuali attacchi, il maestro era stato crudele, tutti lo pensavano: non potevo farcela. Raxul era già un assassino rinomato ed io cos'ero? Un ragazzino partorito dalla nobiltà con capacità minime se non totalmente sotto zero. Scossi la testa, non dovevo pensare questo, se no ero davvero spacciato. Come ad intercettare il filo dei miei pensieri vidi quel giovane scattare con una velocità impressionante, mi colse alla sprovvista, dannazione. Sentii che stava per colpirmi ad una gamba, no, non dovevo cedere. Cercai di intercettare il suo attacco con il mio pugnale, non potevo perdere così minimamente, non dopo aver combattuto, d'altra parte erano solo quattro turni ... Potevo resistere!
Stupido, stupido, stupido! Ancora una volta mi ero distratto pensando al nulla e non l'avevo visto arrivare, stava per effettuare una presa di sottomissione al collo, cercai di scartare di lato sperando di riuscire ad evitare il suo colpo dannatamente preciso in tempo. Ero un codardo e tutti nella scuola lo sapevano ma dovevo riuscire almeno a difendermi, quando sarebbe toccato a me attaccare ... Non potevo pensarci, detestavo la vista del sangue.
Vita: 500/500
Mana: 100/100
Azioni:
Parata
-Parata
-Schivata
Tom è un ragazzino codardo e pauroso, senza forze, troppo per poter essere un Sicario. Troppo per appartenere ad una famiglia di Sicari tanto prestigiosi. Perciò Raxul lo prende alla sprovvista ed effettua un colpo alla gamba con il suo pugnale, Tom tenta di effettuare una parata ma invano lasciandosi sfuggire un lamento quando la lama penetra nella sua gamba, la ferita non è profonda e non sanguina nemmeno, tuttavia lui non è abituato al dolore. Raxul tenta una presa di sottomissione ma senza risultato, Tom cerca di scartare di lato ma anche il suo attacco fallisce miseramente.
Risultati
Raxul D50 Pugnalata- 40[Riesce]
Raxul D50 Sottomissione - 14[Fallisce]
TomD50 Parata- 8-2=6 [Fallisce]
TomD50 Schivata- 15-2=13 [Fallisce]
Danni:
Raxul: 0= 0
Tom: 135-20=115
Note:
///
Il suo scatto fu veloce e mi trafisse una gamba. Caddi in ginocchio e mi piegai in due per il dolore, un piccolo lamento trapelò dalle mie labbra serrate e chiusi gli occhi con forza. Non dovevo demordere, dovevo farcela, per la mia famiglia. Digrignai i denti e cercai forza nell'altra gamba, mi rialzai e barcollai per pochi secondi cercando l'equilibrio necessario. Mi osservai la ferita, poco profonda ma mi faceva male da morire, sopportavo poco la vista del sangue e soprattutto il dolore. Nel volto del mio nemico vedevo un sorriso sprezzante e beffardo, si stava prendendo gioco di me e voleva uccidermi. No, non gliel'avrei permesso. La rabbia prese possessso di me e iniziai a respirare sempre più freneticamente mentre il mio cuore accellerava i battiti. «Non vincerai!» Gridai al vento perchè almeno egli non potesse ridere. Nemmeno alle mie orecchie suonava una minaccia, tanto ero divenuto patetico. Gli altri mi lanciavano occhiate di scherno. Riaprii gli occhi con forza osservando quanto mi circondava ed impugnai la mia arma con entrambe le mani, stringendo convulsamente. Partii all'attacco frontalmente con grande determinazione, tentai di colpirlo al petto affondando sempre più la lama nella sua carne, per trapassarlo da parte a parte, lo odiavo, più di tutti gli altri. Odiavo lui ed il suo modo di fare, lui e quella stupida sicurezza e poi ... Lui, lui e solo lui. Lui perchè la mia famiglia avrebbe desiderato un figlio come lui e non un imbranato come me, lui perchè mi derideva, lui perchè odiava chiunque lo circondava e non aveva paura ad uccidere, lui per quel sorriso sprezzante, lui e basta. Affondai il coltello ancora una volta ed un'altra, poi mi fermando continuando a stringerlo con entrambe le mani.
Vita: 385/500
Mana: 100/100
Azioni:
-Affondo al petto
-Affondo al petto
-Affondo al petto